Insomma, forse ai due poveri pescatori indiani non spararono proprio i nostri “marò” Girone e Latorre dalla Enrica Lexie. No, forse non gli spararono proprio dalla nave italiana, e quindi non gli spararono i nostri militari.
Lo dice forse uno per la strada, o al bar? No, lo dice a Oggi (e ne parla qui Fausto Biloslavo sul Giornale) il comandante del peschereccio indiano, che lascia intendere come a “suggerire” alle vittime quel nome, Enrica Lexie, sarebbero state le autorità marittime indiane.
Non che se ne sia parlato tantissimo, sui media patrii. È tempo di riforme dal gattopardesco sapore, altro che intrighi internazionali.
A delle vittime sicure, i pescatori, si assegnino dei carnefici qualunque, sembra questa forse la dinamica oscura che rischia di far passare brutti guai a Girone e Latorre.
Che le autorità portuali indiane abbiano “suggerito” una barca italiana non stupisce, ammesso ovviamente che sia vero. Vi immaginate cosa sarebbe successo se l’oggetto del suggerimento fossero stati battelli battenti bandiere anglosassoni o francesi o russe? Ecco, ve lo immaginate. Se lo sono immaginati anche gli indiani, sembra.