Archivio per la categoria ‘in direzione ostinata e contraria

Agiografie di Monti: cambiare l’antropologia italiana nel mondo

mercoledì, aprile 4th, 2012

“La scrivania di Monti a Palazzo Chigi è coperta di dossier economici e da tutte le classifiche esistenti sulla competitività: la sua missione è quella di cambiare la nostra immagine nel mondo. “

(intervista fiume del direttore de La Stampa a Mario Monti, mercoledì 4 aprile).

Ora, La Stampa è un giornale ben fatto e ha spesso approfondimenti interessanti, gli va riconosciuto. Ma un pochino di “distanza giornalistica” in più, specie nelle prime righe di una intervista fiume, quelle per intenderci che verranno lette di più, non sarebbe stata più obiettiva?

“Missione”, scrivania piena di sudate carte, “cambiare la nostra immagine nel mondo”.

Che so, magari invece di “missione” si poteva dire “il compito che Monti si è dato”.

Invece di “cambiare la nostra immagine nel mondo”, che so, “far vedere che il suo Governo funziona”.

E’ ben difficile “cambiare” l’immagine di un paese, di una cultura, nel mondo. Un’antropologia non la cambia un premier in viaggio di Stato. Sono questioni di secoli, di libri, di notizie quotidiane, di comportamenti.

Scrivere in quella maniera assertiva che “la sua missione è cambiare l’immagine dell’Italia nel mondo” implica assumere che questo sia possibile. E da un giornalista serio come Calabresi ci si attendeva una maggiore presa di distanza da affermazioni così roboanti, ma troppo poco relativizzate.

Neve e inserti Salute: la prevenzione agevola il male

martedì, febbraio 14th, 2012

“Un italiano su due soffre di stress”. Dopo certi approfondimenti, almeno due italiani su tre.
Nevica, governo ladro. E se non avessi messo i tacchi a spillo con chi me la sarei presa?
Viaggiare è una facoltà, non un diritto. E altre corrosività intelligenti. Da continuare a leggere sul Foglio, qui (di Stefano Di Michele)

Ratti e baratti

venerdì, dicembre 9th, 2011

La moneta unica va a picco, l’Europa ci dà picche, il Governo ci piccona portafoglio e anime.

Le banche si sbancano, il territorio è in dissesto, non c’è un sesterzio e forse ci torneremo, alla moneta antica, alla lira che non si suona ma ci suonerà.

Una volta avevamo un premier che andava a puttane, ora ci andremo noi, figuratamente è ovvio. Anche il premier ci andava, figuratamente. In realtà la prostituzione propriamente detta, brutta e cattiva, è solo quella dei sobborghi degradati vialoni industriali e periferie, quella nei salotti è escortanza, altra roba altra classe.

Ma la dissertazione sulla necessità liberalizzatrice e sui danni del proibizionismo moralisticosegaiolo la faremo in altri luoghi.

Volevo solo dire che una soluzione ce l’ho.

Torniamo alla produzione diretta, torniamo al baratto. Contro la finanziarizzazione imbelle, che si incula da sola, per giunta, ecco, torniamo ai ba-ratti. Sono pure empatici, i cari roditori….

(immagine presa dalla prima pagina del Corriere della Sera, nove dicembre duemilaundici)

Moderatamente vicini alla fine

martedì, novembre 8th, 2011
Il Pd? Propone un progetto alternativo assieme al terzo polo, con l’mpa, il sostegno esterno dell’udc, l’Api, l’Erg.
I centristi vedono di buon occhio i “gemelli diversi” rutelliani, gli autonomisti siciliani si ricongiungono alle istanze visceral-patriottiche dei finiani, il piddì allo stesso tempo e in parallelo su binari distinti ma che condividono un percorso vuole mantenere un rapporto con le culture radicali e la sinistra massimalista ma ragionista di Vendola, il controcanto bucolico dipietrista, la brillante classe dirigente dipietrista, il modello di partito plurale e aperto al meglio della società civile come è appunto il modello dipietrista.

mah….. non sarà un po’ troppa gente? E per giunta gente, per così dire, poco “eccitante”? Il successo di Renzi – da verificare in un’urna nazionale, ovvio – dipende dal fatto che eccita la fantasia. Il caleidoscopio di cui sopra, al paragone, mi appare come un commodore 64 di fronte a un iPad. Buono per collezionisti di modernariato, al massimo.

intermezzo: PippoCivati cita Dario Franceschini a proposito dell’alleanza made in Sicilia con l’Mpa di Lombardo: «Noi a livello nazionale, per l’emergenza che c’è nel Paese, proponiamo un’alleanza tra centrosinistra e Terzo Polo, tra progressisti e moderati, e mi pare che la linea che sta tenendo il Pd siciliano è dentro questo schema». Sono le parole del capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, Dario Franceschini, che è intervenuto oggi sul delicato tema dell’appoggio del suo partito alla giunta guidata da Raffaele Lombardo. «Poi – ha precisato Franceschini – le modalità e i tempi li deciderà il partito regionale».

conclusione di puro scazzo, poco mediato ma meditato da parte di chi scrive (io)

Dimenticavo. E’ normale che la parola “moderati” mi faccia venire i brividi?
Domenica pomeriggio ascoltavo su radio radicale una telefonata di berlusconi a un convegno di non so quale microforza di destradestra ma pienamente inserita nel centrodestra.
Berlusca parlava di “centrodestra dei moderati”.
Aaaargh!!!!!! “moderati”… ma che vor dì? e gli estremisti chi sono? Vendola, è moderato o estremista? Bertinotti è un ex estremista (in pensione, e vestito bene, e pure molto)? La Fiom non è tanto moderata. Ferrando, quello del partito comunista dei lavoratori, beh quello è estremista. Ma allora Diliberto è “moderato”. Se Diliberto fosse moderato, Ferrando sarebbe cosa? un moderato estremista? Un estremista moderato?
bah
cambiate termine, vi prego, oppure siete pericolosamente vicini al termine. Di qualcosa, di non so cosa, ma al termine. Forse della pazienza dell’elettore medio (moderato 🙂

15O e contraddizioni

martedì, ottobre 18th, 2011

riprendo un mio commento apparso in calce a questo post di Matteo Bordone

Non viviamo nel migliore dei mondi possibili, ma una volta era ben peggio. Sono giovane e indignato, come non esserlo. Ma diffido dalle proteste generiche “contro la globalizzazione”: la globalizzazione ci dà gli iPhone prodotti in Cina, ma ci commuoviamo sinceramente per il genio di Steve Jobs. Diffido del pressappochismo della “Casta che deve andare a casa”: perchè porta dei superficiali disinformati a sputare in faccia a Pannella, convinti che abbia votato la fiducia al Berlusca o garantito il numero legale (solenne sciocchezza), senza avere invece della riconoscenza verso l’unico movimento politico, i Radicali, che punta il dito contro lo scandalo anti costituzionale delle carceri italiane sovraffollate.
Diffido delle proteste generiche, preferisco battaglie concrete, mirate. Scommettete che nessun black bloc tirerebbe estintori contro chi approva piani regolatori che devastano quel poco di ambiente che ci rimane? Troppo sforzo mentale capire quel tipo di protesta, troppo di nicchia aderirvi, non ci sarebbe la massa a mimetizzare il gesto vigliacco.
La non violenza, principale forma di ottenimento di risultati immensi da parte degli sfruttati e malpagati, è ben difficile praticarla in centomila persone.
Detesto il precariato, il lavoro flessibile deve avere meno tasse e salari maggiori.
Però vedo anche che nei ristoranti tutte le cameriere sono rumene e bulgare, di italiani e italiane ben pochi. E le badanti? Non ne esiste una che sia nata a nord del Trasimeno.
Nell’agricoltura, trovare un bracciante che abbia studiato Carducci nelle proprie scuole infantili è ormai un’impresa.
Vogliamo tutti un lavoro, ma se è solo da ottocento euro al mese, beh allora meglio non fare nulla, che è pure più comodo. Ci si può svegliare più tardi al mattino e trovare tanti compagnucci con i quali urlare alla Luna.
Detesto la delocalizzazione del Made in Italy, ma vedo tanti ex operai che campano a gratis per due e più anni con la cassa integrazione, facendo magari anche un lavoro in nero.
Cassa integrazione anche ai licenziati delle piccole imprese, allora!!!
Insomma, non so se sia il caso di sorridere. Di certo un’incazzatura sterile fa sorridere proprio i mittenti dell’incazzatura.

Dal Referendum al Centro. E ritorno (Con vista sul Nulla)

giovedì, giugno 30th, 2011

ciao ragazzi, di seguito lo spunto da un post dell’ottimo Andrea Scanzi (qui il link) che vi consiglio di leggere (Scanzi, e anche lo spunto. Lo spunto, e lo stucco. Scansati che ti sputo 🙂

Tendere al centro, perdere la base.
Già, si potrebbe anche dire che forse è il momento dei politici messaggi chiari. Tematiche, battaglie, scioperi della fame oppure comunicazione tout court nelle sue forme più accattivanti. Basta che se ne parli.
Date alla gente una battaglia giusta, davvero convincente, e avrete voti, intanto, e financo impegno, ‘sto sconosciuto.
Niente battaglie? Ecco allora cosa vi aspetta.
Dunque, prima di tutto una premessa.

Fatti, concetti vissuti, rappresentatività, e rappresentabilità. Diciamocelo, forse la nausea che mettono i nostri politici deriva dal fatto che non rappresentano, non conducono per mano la gente e non regalano idee. Non generano entusiasmo, al massimo tifo. Non offrono prospettive, mettono in giro solo parole.
Il futuro dei politici è domani e solo domani, manca il respiro del poidomani. Le loro cose valgono nel momento in cui vengono dette.
Annunci di tasse tagliate, e il giorno dopo ricrescono. Lotta ai corrotti e concussi, e poi gliene scoprono di nuovi nel loro partito. Cor-rutti. Rutti di cuore per questo sistema. Lo slancio diventa poi piaga, servono poggi da scalare per una piega necessaria nella curva delle cose. Non queste cose, altre.

Proclami delle libertà, ma poi perpetuano il proibizionismo. Costituzione!!! E il Diritto affoga nella melassa dei lunghi tempi e della Giustizia solo per ricchi, o mediatica, o alambiccata.
Paghi le tasse, e di più ne pagherai. Lavori, e non guadagni un cazzo di niente. L’ambiente lo massacrano.
Manca il carisma, una legge elettorale tragicamente demenziale priva il Paese di una classe politica, abbiamo solo Classi di finti politici in fila per tre. Bronzi di gesso protesi sul nulla, e non c’è neanche la Luna nel loro cielo.

Sorridi: visioni

venerdì, marzo 19th, 2010

Fra cataste di scartoffie e tastiere testimoni di testosterone
nel nulla cosmico e nel narcisismo idolatrico
fra corruzione e indegna virtù, intercettati e incompetenti
prostituti dell’informazione e mignotte dei letti impomellati.

Giunse iddu, splendido splendente, a braccia aperte e sguardo radente
avvicinandosi forte e timoroso alla giunta dei poveri, alla pace cocainica dei ricchi
ai pranzi dei porci e alle stanze del Potere.
Venne cortese e non violento, illuminato dal sole ma munito d’ombrello
svettante di moralità e fresco di vitalità adrenalinica
sano di mente e vuoto di portafoglio.
Venne da noi, pavidi prigionieri del benessere,
e giunse da voi, luridi alfieri del possibile.

Infine andò da colui che puote ciò che vuole, gli strinse la mano
lo guardò negli occhi e lo schiantò
con un monito sibilante, un tuono allarmante, un concetto perturbante:
«Sorridi, l’anarchia è giovane»

La crisi è in crisi

venerdì, novembre 13th, 2009

La crisi è in crisi,
se lo vogliamo, se ci crediamo, se ci critichizziamo.
Critica della crisi, crisi della critica, critici contro la critica
Credo nella crisi e critico il Creato.
Cricca di critici creduloni, siete voi i primi a essere in Crisi.
Ma la Crisi rischia la mia Critica, se davvero è incredibile.
E come del resto non andare in crisi, se pure la crisi va in crisi?
Io in crisi ci sto da sempre e non ci sto mai,
preferisco ci stiate voi.
Sempre buoni a giudicare, ma senza palle per criticare
veramente, questa crisi della crisi.
Cripnotica, crimpotente, criogenica, cra cra
La crisi è in crisi, se lo vogliamo.
Ma io no, io nella crisi ci sguazzo.
La crisi è fonte di critica, e la critica è fonte di crisi
Io non lo voglio, questo Creato in crisi.
Sono in crisi ma non per colpa della crisi
Craieutica, verità della crisi
Tenaglie per tirar fuori la verità…
dalla bocca della Crisi
Ma io alla crisi ci tengo, e critico chi non ha mai crisi
CRISI CRISI CRISI CRISI CRISI CRISI CRISI

Palati fini

martedì, settembre 15th, 2009

L’ultima di Gianfranco Fini: (è satira, eh….)
«Il Pdl deve uscire dallo Stato Etico, non se ne può più di tutti questi insegnanti eterosessuali nelle scuole pubbliche, di tutte queste adozioni da parte delle coppie che non possono avere figli, di tutte queste imposizioni della Lega sul tema dell’immigrazione».

Presidente, cosa propone?
«Uno Stato veramente non Etico, quasi ascetico, secondo il mio punto di vista minoritario nel Pdl ma comunque non degno di continui stillicidi, deve incentivare gli insegnanti di orientamento omosessuale nella scuola pubblica, dando loro maggiori punti nei concorsi nazionali per le assunzioni e stipendi doppi rispetto a quei fascisti degli insegnanti eterosessuali».
Sul tema delle adozioni e delle coppie di fatto?
«E’ uno scandalo che non si permettano le adozioni a coppie di transgender. Le famiglie eterosessuali e le famiglie omosessuali non possono garantire una corretta educazione ai bambini, non possiamo permettere loro le adozioni. Il mio Governo – ops, volevo dire questo Governo – restringerà la possibilità di adottare figli solo alle coppie costituite da almeno un transgender o un ermafrodito. Meglio se entrambi vestiti da drag queen brasiliane. La cultura carnascialesca va recuperata fin dalle giovani generazioni, è un patrimonio dell’Italia che vogliamo».
Capitolo immigrazione. Oltre al voto alle amministrative cosa propone?
«Possono votare anche gli stranieri che si trovano a casa loro. Che bello, un marocchino da Casablanca che non ha mai messo piede in Italia e che non intende farlo, potrà votare per il nostro Parlamento. E’ rivoluzionario. E poi propongo il permesso di soggiorno gratuito a tutti i carcerati immigrati per reati commessi contro la proprietà e la persona. Sentendosi parte attiva di questo paese, non delinqueranno più. E non dovranno scontare nessuna pena per i reati commessi quando erano irregolari. Essere italiani significa non pagare i propri debiti con la giustizia. Quale migliore integrazione di questa? Ah, dimenticavo, e nelle mense scolastiche e aziendali, menù halal obbligatorio per gli alunni e gli operai italiani. E velo in testa per le italiane. Dobbiamo far sentire gli immigrati a casa loro!!!».
Sulle coppie di fatto non ha risposto, presidente. Fugge la domanda?
«Cosa insinua? Si vede che anche lei prende soldi dal suo editore per questo stillicidio contro di me e le mie posizioni. Dico che le coppie di fatto sono il futuro, basta con i matrimoni religiosi e civili. Il non plus ultra poi sono le coppie di fatti: volete mettere che spettacolo una coppia di fattissimi di coca, oppio, eroina e anfetamine? Coppia di fatti!!! Il futuro della famiglia italiana!!!!».

Ma presidente, non le sembra di esagerare?
«Stillicidio!! Stillicidio!!! Stillicidio!!!»

Facebook e il mio cane

domenica, agosto 23rd, 2009

Chi ha il colesterolo alto, chi ha il culo basso, chi ha una ragazza che gli piace, lei pure, ma non ci si vede granché chissà perché. Chi ha fretta, sempre, anche per corteggiare.

Destrutturati, decontestualizzati, depressivi, deumidificati, deontologici, de rerum cazzimierum, decerebrati…

Ringrazio facebook perché crea il mondo, un mondo, altri mondi. Perché è spunto di riflessione sulla tragicità di questi tempi depressivi, perché mette in scena il grado zero della comunicazione scritta, perché altrimenti non saprei che scrivere, ora.

Meglio tornare ad ascoltare i gatti in calore, vah.. Abbaierò nei loro confronti, assieme al mio cane. Lui sì che conosce cosa vuol dire il social networking. Del resto, i gatti in calore mica gli dicono di abbaiare. Ma lui percepisce il loro comunicare, e abbaia.